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Oggi affrontiamo un tema un po’ delicato: parleremo dell’INPS e di come abbia tutte le carte in regola per essere uno Schema Ponzi.

Che cos’è l’INPS? Che cosa significa “Schema Ponzi”? Termini di cui si parla spesso che pensiamo di conoscere, ma magari solo per sentito dire e non perché ci siamo veramente documentati. C’è sempre tempo per andare a fondo di qualcosa e, se vorrai, con l’articolo di oggi potrai scoprire farlo 🙂 Andiamo a capire come mai è stato detto che l’INPS è uno Schema Ponzi.

INPS: che cos’è, di che cosa si occupa e come funziona

INPS è una sigla che sta per Istituto Nazionale di Previdenza Sociale e consiste nell’ente pubblico che si occupa del nostro sistema pensionistico. Si occupa dunque, in sostanza, di pagare le pensioni dei cittadini e tutti i lavoratori, pubblici e in buona parte anche quelli autonomi, devono esservi obbligatoriamente iscritti.

Come funziona il pagamento delle pensioni? I lavoratori mensilmente versano all’INPS quelli che si chiamano contributi, ossia una percentuale del proprio stipendio che va praticamente a pagare i pensionati. Tutti i contributi che versi sono registrati e dunque ti garantiscono il diritto, in futuro, di ricevere la tua pensione.

Questo sistema si chiama a ripartizione, diverso da quello a capitalizzazione nel quale invece le trattenute dagli stipendi dei lavoratori vengono lasciate a produrre interessi nel tempo, fino al momento della pensione.

Più uscite che entrate

Il sistema a ripartizione è fortemente passibile di squilibri finanziari. Questo perché per funzionare bene c’è bisogno che a una determinata quantità di uscite dell’INPS (le pensioni) corrisponda una quantità, almeno analoga, di entrate (i contributi dei lavoratori). Deve esserci un equilibrio. Ma cosa succede se i lavoratori non sono abbastanza e le trattenute non sono sufficienti? Si va in deficit previdenziale, ovvero si crea un dislivello economico al quale dovrebbe sopperire lo Stato.

Il deficit previdenziale è una situazione che stiamo vivendo attualmente noi oggi, in quanto negli ultimi anni abbiamo assistito (e continueremo purtroppo a farlo) a una crisi demografica progressiva. Niente bambini, dunque pochi giovani e calo della forza lavoro, e tantissimi anziani che vivono molto più a lungo in età pensionistica. Se ci sono molti più pensionati e molti meno lavoratori va da sé che i contributi versati non sono sufficienti per coprire tutte le pensioni.

Abbiamo detto che la crisi demografica è progressiva perché purtroppo i dati analizzati prevedono ulteriori cali in futuro. Dunque non ci sono molte concrete speranze che nel sistema a ripartizione venga ristabilito l’equilibrio. Ci sono alcune cose che l’INPS potrebbe fare per tentare di ripristinare l’ordine, ma niente di particolarmente “felice” né per la forza lavoro né per i pensionati. Se ti interessa approfondire questo argomento puoi trovare un articolo più specifico che tratta solo il tema legato a pensioni e allarme demografico.

Veniamo ora allo Schema Ponzi: che cos’è?

Lo Schema Ponzi è un modello economico fraudolento diventato famoso, negli USA negli anni Venti “grazie” a un emigrato italiano, Charles Ponzi, che con questo sistema è riuscito a truffare qualcosa come 40 mila persone!

Nel corso dei decenni è poi stato riutilizzato altre volte fino a ritornare alla ribalta nel 2008 a causa del clamore scaturito dall’americano Bernard Madoff che, con lo Schema Ponzi, ha solo portato avanti una delle frodi finanziarie più grandi di tutti i tempi…robetta insomma. Frode nella quale tra l’altro si sono ritrovate coinvolte anche banche italiane.

Vediamo in che cosa consiste questo modello economico truffaldino.

Si tratta di un sistema di vendita “piramidale” a concatenazione. Tutto parte da un unico “promotore” iniziale che accalappia degli investitori, promettendo loro ingenti guadagni a patto che, a loro volta, trovino ulteriori investitori da coinvolgere nell’impresa. I nuovi investitori, abboccando, entrano nella piramide e con il loro investimento pagano quelli vecchi che che stanno nei livelli superiori. E così via! Solo che gli unici a venire pagati sono i primi investitori e il guadagno che ricevono è solo un incentivo fatto apposta per alimentare la truffa e allungare la catena.

Ma il meccanismo fraudolento che si crea è destinato a collassare, perché da un lato non ci sono più persone da coinvolgere e dall’altro non arrivano abbastanza soldi per pagare gli interessi promessi a chi è entrato nella piramide della truffa (senza saperlo).

Schema Ponzi e INPS: le caratteristiche che li accomunano

Per capire se un business si serve di uno Schema Ponzi ci sono alcuni campanelli di allarme:

  • C’è un solo promotore/azienda a capo di tutto
  • Che promette agli investitori enormi rendimenti futuri;
  • Ma non c’è un vero e proprio prodotto dietro a questi rendimenti, e se c’è comunque non giustifica gli altissimi guadagni promessi;
  • La documentazione è scarsa e poco chiara e mette gli investitori appositamente nella posizione di non rendersi bene conto del funzionamento del sistema;
  • Ma allo stesso tempo l’azienda li fidelizza per creare un rapporto di fiducia e fare in modo che non si pongano troppe domande;
  • E continuino a oliare per bene la catena portando nuovi investitori che paghino i vecchi con i loro soldi.

Attualmente questo schema è illegale in Italia, USA e altri Paesi. Ma se siamo arrivati fin qui dicendo che da noi è contro la legge, perché pare che l’INPS, istituto italiano, sia esso stesso uno Schema Ponzi?

Trova le differenze

Ti basta mettere a confronto le caratteristiche principali di entrambi e provare a trovare le differenze…o se mai le somiglianze!

  • L’INPS è l’unico istituto responsabile del sistema pensionistico;
  • Promette a te, lavoratore che versi i contributi, una pensione in futuro;
  • Non vende nulla, eroga le pensioni e basta;
  • E aspetta che sempre più nuovi lavoratori vi si iscrivano per sostenere le pensioni degli anziani;
  • Il tutto all’interno del sistema burocratico italiano che è poco chiaro per definizione

Direi che ci sono molte analogie ed è stato lo stesso Tito Boeri, ex presidente dell’IMPS ad ammettere che costituisce uno Schema Ponzi. Certo è che, stando a guardare le previsioni demografiche, questo sistema non potrà andare avanti ancora a lungo. Quando ci saranno più pensionati che lavoratori saranno dolori (toh, la rima!) e le nostre pensioni, beh…non avremo alcuna certezza di riceverle.

Ecco perché è importante fare qualcosa per noi stessi, tutelarci quanto possibile con un fondo pensione personale o con qualunque altra forma di risparmio individuale.

La cosa importante è comprendere ed accettare che “Mamma Stato” non ci proteggerà per sempre e che dobbiamo imparare al più presto a gestire al meglio i nostri soldi ed essere previdenti e responsabili.

Io sono a tua completa disposizione