Nell’articolo di oggi vediamo insieme 3 accorgimenti pratici su come aumentare la pensione per non farti trovare impreparato ed evitare brutte sorprese nel futuro.
Anche se ne ho parlato in altri articoli, riassumo in breve il problema legato alle pensioni. La grande preoccupazione di chi oggi lavora è quella di non riuscire a ricevere la propria pensione domani… Potrebbe sembrare una cosa impossibile ai più, soprattutto se guardiamo la situazione dei nostri genitori o dei nostri nonni ma il rischio è proprio quello. Questa eventualità è dovuta all’effetto della crisi demografica (sempre meno nascite) combinato al sistema pensionistico (sempre più disoccupati e anziani in pensione).
Il sistema delle pensioni in particolare si fonda sui contributi della forza lavoro e le stime demografiche negative (sempre meno nascite e sempre più anziani) fanno presagire che nel 2050 i lavoratori non saranno abbastanza. Non solo, i lavoratori non verseranno più sufficienti contributi per pagare le nostre pensioni. Quindi come faremo noi futuri pensionati a vivere?
In questo contesto diventa ogni giorno sempre più fondamentale pensare (ognuno per sé )al proprio futuro. Non essendo certi di quanto sarà la nostra e pensione e, tristemente, se mai ne avremo una, conviene cominciare a crearcela da soli con quello che abbiamo. OK fermiamoci un attimo e facciamo degli esempi.
Forse, dire che non avremo la pensione o che andremo in pensione a 100 anni è davvero esagerato, però, quel che è certo è che la nostra Pensione sarà bassa. Sarà più bassa di quella dei nostri nonni e persino dei nostri genitori, alle volte sarà la metà (se non meno) di quanto guadagnavamo lavorando…
Ecco allora che sapere come aumentare la pensione diventa un articolo di enorme interesse non solo per te ma da condividere con tutti i tuoi amici che potrebbero non conoscere queste informazioni.
Ci sono diversi modi per attuare questa “missione” (non più impossibile ma necessaria) e nell’articolo di oggi vediamo insieme tre accortezze 🙂
Come aumentare la pensione?
Non bisogna sottovalutare questa situazione perché l’età della pensione arriverà per tutti e verosimilmente vorremo godercela senza doverci preoccupare di avere abbastanza soldi per vivere dignitosamente. In merito al quando si andrà in Pensione ho scritto l’articolo sulla possibile Riforma quota 102 in pensione.
Pensarci “più in là” non è una scelta saggia perché forse per allora ci sarà ben poco da recuperare, anzi senza forse, sarà già troppo tardi.
Il vecchio detto popolare recita “non rimandare a domani ciò che puoi fare oggi” e c’è anche quello che dice “chi ha tempo non perda tempo”. Ecco, seguiamo questa saggezza d’altri tempi e cominciamo subito a mettere in moto gli ingranaggi giusti per assicurarci un futuro come si deve!
Senza ulteriore indugio vediamo i 3 consigli.
1) Attiva un fondo pensione: prima cominci meglio è
Del fondo pensione abbiamo già parlato in un altro articolo (clicca qui per rileggerlo). Si tratta di una “tipologia di investimento” che ti permette di creare un gruzzolo per il futuro per poi ottenere una somma integrativa alla tua pensione INPS. Mettendo periodicamente del denaro in un fondo pensione lo farai fruttare fino poi a beneficiarne quando smetterai di lavorare.
Il fondo pensione ha tutta una serie di vantaggi ma è famoso soprattutto per le agevolazioni fiscali. Se ad esempio scegli di versare il tuo TFR (trattamento di fine rapporto) nel fondo pensione sarai soggetto ad una tassazione che va dal 15% al 9%. Per non parlare del vantaggio dell’interesse composto, quello che, una volta maturato, va ad aggiungersi al capitale iniziale diventandone parte integrante e generando a sua volta altro interesse 😉
Se sei giovane e hai appena cominciato a lavorare aprire un fondo adesso è “la cosa migliore da fare” per costruirti una pensione integrativa, perché più anni di lavoro hai davanti a te meglio è. Ti basterà versare anche solo una piccola quota all’inizio, “un soldo risparmiato è un soldo guadagnato”!
(Oggi è la giornata dei proverbi). Poi, piano piano, quella piccola quota crescerà e ti ritroverai con un capitale sempre più grande 🙂
2) Il contributo del datore di lavoro è l’ideale se vuoi versare soldi nel fondo
Il contributo del datore di lavoro è una cifra aggiuntiva alla quale potrebbe avere diritto il lavoratore che sceglierà di versare in un fondo, oltre al TFR, anche un contributo individuale calcolato come percentuale dello stipendio. Questa possibilità vale solo per i lavoratori dipendenti ed è come avere “un piccolo aumento di stipendio” non in busta paga ma sul proprio fondo pensione. Questo è sicuramente un ottimo esempio di come aumentare la pensione sia possibile ed a volte anche semplice. Dipende dalle situazioni e dal tipo di contratto e di accordo che si ha o si va a fare con il datore di lavoro per avere diritto a questo “benefit”.
3) Il coefficiente di reversibilità: cos’è e qual è la sua grande importanza?
Ipotizziamo che dopo aver versato in un fondo per 40 anni e nel bel mezzo della rendita dei tuoi risparmi tu venga a mancare… La reversibilità dei fondi pensione è molto simile a quella dell’INPS quando viene a mancare un coniuge. Questa opzione consiste nella possibilità, in caso della scomparsa del sottoscrittore del fondo, di continuare a erogare la rendita a un’altra persona indicata dal sottoscrittore, come un coniuge o un figlio.
Eccoci alla fine di questo articolo nella speranza (ne sono convinto) che questi 3 consigli che hai letto possano essere utili a te e a tutte le persone con le quali avrai il piacere di condividere queste info..
Qualora tu sentissi il bisogno di una consulenza su un tema specifico o sulla tua situazione in generale, il tuo Assicuratore Senza Sorprese è sempre a disposizione 😉