Nell’articolo di oggi parliamo del sistema sanitario nazionale e di assicurazione sanitaria e per farlo voglio cominciare citando la prima parte dell’articolo 32 della Costituzione.
«La repubblica italiana tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti».
Ma oggi, nel 2019, la salute e la sanità pubblica vengono davvero garantite in modo gratuito al cittadino e a tutti coloro che ne hanno bisogno?
Affrontiamo insieme questo tema molto scottante per cercare di capire il funzionamento della sanità pubblica e provare a trovare una risposta a quelle domande che ogni tanto sorgono spontanee come “Ma perché se passo nel privato mi visitano subito mentre nel pubblico devo aspettare un sacco di tempo?”
Vedremo poi che cos’è l’assicurazione sanitaria integrativa e perché dovresti stipularne una. Ti invito anche a leggere questo interessante articolo –> https://www.trend-online.com/assicurazioni/assiucurazione-sanitaria-privata/
I problemi della sanità pubblica
Per affrontare questo vasto argomento partiamo da quelli che sono i due grandi problemi che oggigiorno affliggono il sistema sanitario italiano.
1. Le liste di attesa lunghissime
Quando un cittadino malato, nel momento del bisogno, si rivolge ad una struttura pubblica per ricevere un servizio relativo a un problema di salute scarsamente grave si ritrova infilato in liste di attesa spesso e volentieri molto lunghe. Sia che si tratti di visite mediche, magari specialistiche, sia che si tratti di interventi leggeri – categoria che risente delle liste di attesa maggiori.
2. Gli alti costi della sanità privata
Strettamente collegato al primo problema c’è il secondo, che si pone come conseguenza del primo in un certo senso. Parlo degli alti costi della sanità privata, quella a cui il cittadino si rivolge nel momento in cui non può o non vuole aspettare il proprio turno nella coda della sanità pubblica.
Sarà capitato anche a te di dover fare un esame importante e di sentirti dire che attraverso la Mutua c’è una lista d’attesa di due mesi…
Ma quindi la sanità pubblica è davvero “gratuita”?
“Davvero io, cittadino, posso accedere gratuitamente agli interventi e alle visite mediche specialistiche attraverso l’ospedale pubblico?”.
La risposta è “molto probabilmente no”. Principalmente perché non tutte le visite sono gratuite, tant’è vero che potresti ritrovarti a dover pagare un ticket.
Pensa che anche per gli interventi chirurgici meno rischiosi e dal costo relativamente minore stanno iniziando a introdurre dei ticket. Certo, si tratta di ticket dal costo sensibilmente più basso rispetto a quello che sostiene la sanità pubblica a livello chirurgico, ma costituisce comunque una spesa da affrontare!
Alla questione del ticket si aggiunge poi il problema della coda che si rivela lunghissima anche per gli interventi di routine.
Figurati che un’operazione come quella per la cataratta, che è diventata ormai quasi standard per le persone oltre una certa età, ha liste di attesa che vanno dai 6 ai 9 mesi (ci sono passato con mia nonna). Come può essere?!
Allora se tu, cittadino, a quel punto non vuoi aspettare e non hai l’assicurazione sanitaria, puoi decidere di eseguire la visita o l’operazione privatamente, magari con lo stesso medico dell’ospedale, ma pagando di tasca tua e pagando molto aggiungerei. Ma perché poi nel privato il posto te lo trovano anche la prossima settimana, mentre nel pubblico devi aspettare 6 mesi?
Bene, mi sono informato approfonditamente e adesso cercherò di dare una risposta e una giustificazione a questi grandi problemi – liste di attesa e costi – del sistema sanitario nazionale.
È una questione di bilancio
Documentandomi, la prima cosa che ho scoperto è che ad oggi la sanità pubblica ha un debito di circa 130miliardi di euro. Dal momento che questo debito continua ad aumentare nel corso degli anni, è difficile che in futuro si andrà migliorando…
L’altra cosa interessante che prima ignoravo è che ogni ospedale, anche a livello pubblico, funziona come se fosse un’azienda privata e dunque possiede un proprio bilancio. Che cosa significa avere un bilancio?
Significa dover necessariamente restare all’interno di alcuni costi per non sforare il bilancio e peggiorare la situazione economica. E non sforare il bilancio significa monitorare visite mediche e interventi (piccoli/medio/grandi) e impostare un limite legato ad essi. Questo è esattamente il motivo per cui si creano le liste di attesa!
Le liste di attesa della sanità pubblica in realtà non sono code a livello temporale nelle quali hai 100 persone davanti a te ed è per questo aspetti tanto. Magari di persone prima di te ne hai sono solo 5 o 10.
Il vero problema è che l’ospedale non si può permettere di sostenere tutte le visite e le operazioni a proprio carico facendoti pagare solo un ticket. Perciò cosa fa? Per rimanere “nel budget” dilaziona tot interventi/visite al mese. Ipotizziamo che ne stanzi 10: se tu sei il trentesimo paziente dovrai aspettare almeno 3 mesi e dunque entri in lista di attesa.
Ecco spiegato perché la sanità privata ti trova subito il posto per fare la visita o l’intervento. Perché la lista di attesa non c’entra niente con le persone che hai davanti e pagando di tasca tua non rientri nel problema del bilancio dell’ospedale.
Tu lo sapevi? Io onestamente non ne ero così consapevole prima di fare le dovute ricerche!
Quindi devi fare una scelta
Stando così le cose se domani ti ammali – non gravemente, ricordiamocelo – e non hai l’assicurazione sanitaria, ti ritrovi a dover fare una scelta. Devi prendere una decisone tra:
- affidarti alla sanità pubblica risparmiando, ma sottostando ai tempi di attesa, anche lunghissimi, che possono avere ripercussioni negative sulla tua salute, che magari nel frattempo va peggiorando;
- scegliere la sanità privata con la garanzia di avere una prestazione immediata, senza liste di attesa, ma spendendo molto e andando magari a intaccare pesantemente le tue finanze.
“E se io non volessi scegliere?”. Come fare per usufruire subito delle cure necessarie senza spendere un patrimonio?
È questo il momento in cui ti vengono incontro la tua polizza sanitaria integrativa, se l’hai stipulata, o una qualsiasi polizza ben fatta.
Entra in gioco l’assicurazione sanitaria: che cos’è?
La polizza sanitaria integrativa è un tipo di assicurazione facoltativa che ti consente di usufruire delle prestazioni mediche in strutture sia pubbliche che private senza tempi di attesa. Il contratto che stipuli copre una determinata serie di visite e interventi ai quali puoi accedere gratuitamente nei centri convenzionati che sono i migliori del tuo territorio.
I costi delle assicurazioni sanitarie possono variare da pochissime centinaia a diverse migliaia di euro all’anno a seconda della tipologia, di che cosa coprono, dei massimali che scegli e delle garanzie che inserisci (ad esempio solo gli interventi, anche le visite specialistiche, anche quelle di controllo, eccetera…).
Quali sono i tipi di assicurazioni sanitarie tra cui puoi scegliere?
- Indennitarie. Subisci un’operazione, vieni ricoverato diversi giorni in ospedale e poi sei convalescente. Questa assicurazione ti garantisce una somma prestabilita per ogni giorno di ricovero e convalescenza. Inoltre se ti fratturi un braccio o una gamba e vieni ingessato hai diritto a un indennizzo per l’eventualità di non poter lavorare;
- A rimborso. Ti ritrovi a dover sostenere delle spese mediche per un incidente o per una malattia. Con questa polizza puoi decidere se anticipare il costo autonomamente e vedertelo poi risarcire dall’assicurazione in un secondo momento, oppure se far addebitare il costo direttamente all’assicurazione;
- Per invalidità permanente. Se hai un’invalidità questa polizza ti garantisce un indennizzo economico proporzionale al grado della tua invalidità (per riscuoterlo però deve superare il 26%.
Che cosa copre (di solito) l’assicurazione sanitaria?
- Le spese di ricovero, degenza, cure, fisioterapia e riabilitazione;
- Gli acquisti di medicinali durante il ricovero;
- Gli accertamenti diagnostici legati a una malattia o a un infortunio, successivo alla stipula del contratto.
Che cosa non copre (di solito) la polizza sanitaria?
- Le cure dentarie (tranne alcuni contratti e in determinate circostanze);
- Gli interventi estetici;
- Le cure dietologiche;
- Le correzioni di difetti fisici;
- Gli infortuni derivanti da abuso di alcol, stupefacenti, allucinogeni e psicofarmaci;
- Gli aborti volontari non terapeutici;
- Le malattie particolari come aids, schizofrenia e altre patologie psichiche.
Ci tengo a specificare che alcune di queste garanzie possono essere aggiunte a seconda della polizza sanitaria che si sceglie e del costo che si è disposti a pagare mentre altre vengono proprio escluse da tutte le assicurazioni.
Conviene stipulare l’assicurazione sanitaria integrativa?
Beh, ricapitoliamo un attimo.
Con la polizza integrativa hai la soluzione ai due grandi problemi della sanità pubblica. Non ti ritroverai a dover sostenere alti costi per le visite e gli interventi perché hai già pagato l’assicurazione. Inoltre non finirai nelle lunghe liste di attesa e passerai con la massima urgenza nei migliori centri specializzarti sulla base delle tue necessità.
Se consideriamo poi che possono bastarti poche centinaia di euro all’anno per coprire te stesso e anche il tuo nucleo familiare, permettendoti di rimanere tranquillo e protetto, direi che è un buon compromesso.
Senza contare che molte assicurazioni prevedono anche dei check-up periodici convenzionati, grazie ai quali accertare sempre le tue condizioni di salute e attuare una prevenzione.
In sostanza la tua assicurazione ti viene incontro come salvavita e lasciapassare. Naturalmente quando stipuli la polizza fai molta attenzione, leggi bene cosa è compreso e cosa no. Fatti aiutare dal tuo Consulente Assicurativo per capire quale sia la polizza più adatta a te.
Poi, chiaramente, se eviti di farti male siamo tutti più felici! Ma nell’eventualità che accada almeno puoi essere sicuro di ricevere le prestazioni adeguate, rapidamente e nei centri migliori 😉